
Bonus Transizione 4.0 e 5.0: tutti i nuovi adempimenti
In vigore dal 28 maggio 2024 le disposizioni contenute nella legge di conversione del DL 39/2024, che fra le diverse disposizioni introduce anche un nuovo adempimento per le imprese che intendono utilizzare il credito d’imposta 4.0, con valore retroattivo a partire dal 1° gennaio 2024.
I beneficiari del tax credit devono comunicare al ministero l’ammontare complessivo delle spese, la ripartizione negli anni del credito d’imposta e la relativa fruizione.
Stessa procedura per le aziende che invece utilizzeranno gli incentivi Transizione 5.0.
Adempimenti per l’accesso ai Bonus 4.0 e 5.0
Le novità sono contenute nell’articolo 6 del DL 39/2024 (Controlli sulla fruizione dei bonus per investimenti in beni strumentali nuovi “Piano Transizione 4.0” e “Piano Transizione 5.0) e sottopongono le imprese ad un controllo preventivo dei requisiti, tramite la comunicazione ex ante al Ministero delle Imprese e del Made in Italy, da confermare ex post al completamento degli investimenti.
- la prima comunicazione riguarda gli acquisti di macchinari e software effettuati a partire dal 30 marzo 2024 e va poi aggiornata quando l’investimento viene completato (per gli investimenti effettuati dal 1° gennaio 2023 al 29 marzo 2024, il modello è trasmesso esclusivamente a seguito del completamento degli investimenti);
- la seconda comunicazione ex post va effettuata anche sugli investimenti realizzati nei primi tre mesi dell’anno, ossia dal 1° gennaio al 30 marzo 2024 (vuol dire che per gli investimenti effettuati a partire dal 1° gennaio e fino al 29 marzo 2024, il modello è trasmesso esclusivamente a seguito del completamento degli investimenti).
L’adempimento riguarda i seguenti crediti d’imposta:
- Modulo 1 – crediti per acquisto o leasing di beni strumentali 4.0 (materiali o immateriali) – investimenti in beni strumentali nuovi, , funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale delle imprese, e software previsti dai commi da 1057 bis a 1058 ter della legge 178/2020 (ossia macchinari e beni immateriale 4.0 elencati negli allegati A e B della Legge di Bilancio 2021;
- Modulo 2 – crediti per ricerca e innovazione – investimenti in attività di ricerca e sviluppo, innovazione tecnologica e design e ideazione estetica compresi nei commi da 200 a 202 della Legge di Bilancio 2020 (160/2019).
Proroga per la restituzione del Bonus Ricerca
Nel decreto è prevista anche la proroga al 31 ottobre 2024 per la restituzione spontanea, senza sanzioni e interessi, del credito d’imposta per attività di ricerca e sviluppo indebitamente utilizzato.
Slitta invece al 30 settembre 2024 il termine ultimo per revocare l’adesione nel caso in cui non sia stato effettuato il pagamento della prima o unica rata prevista.