
Fattura elettronica: dal 2024 obbligatoria per tutti i Forfettari
Fattura elettronica: dal 2024 obbligatoria per tutti i Forfettari
A partire dal 1° gennaio 2024 la fatturazione elettronica sarà obbligatoria per tutti coloro che operano nel regime forfettario. Il nuovo anno, infatti, segnerà il termine della fase transitoria a prescindere dai ricavi e dai compensi conseguiti nel 2022.
Per le operazioni dal primo giorno del 2024, come ha precisato l’Agenzia delle Entrate, segnerà la fine delle varie deroghe.
L’emissione obbligatoria delle e-fatture da gennaio prossimo coinvolgerà tutte le Partite IVA, come stabilito dal Decreto-Legge n. 36/2022 (articolo 18).
Dal 1° luglio 2022 al 31 dicembre 2023, se questi contribuenti hanno dichiarato nell’anno precedente ricavi o compensi inferiori a 25mila euro, sono stati esonerati dall’obbligo di fatturazione elettronica. Dal 1° gennaio 2024, invece, viene meno questa deroga.
Oltre ai soggetti già obbligati, dal 1° gennaio 2024 devono emettere fattura elettronica anche i contribuenti:
in regime di vantaggio (articolo 27, commi 1 e 2, del DL 98/2011, convertito dalla legge 111/2011);
in regime forfetario (articolo 1, commi da 54 a 89, della legge 190/2014);
in regime Legge 398/1991 (articoli 1 e 2) con qualunque importo di fatturato (ricavi / compensi).
I forfettari potranno utilizzare l’applicativo gratuito messo a disposizione dalle Entrate, accedendo all’area dedicata del suo portale web e selezionando il servizio dedicato alla fattura elettronica.
In alternativa, potranno possono utilizzare un software di mercato conforme alle specifiche tecniche previste dalla normativa di riferimento, scegliendo tra le numerose soluzioni proposte dai fornitori.
La compilazione di una fattura elettronica in formato xml prevede l’inserimento del codice destinatario univoco. In caso di fattura verso un privato o soggetto senza Partita IVA, si utilizza un codice convenzionale di sette zeri (0000000). Se l’importo delle fatture supera i 77,47 euro, si appone anche l’imposta di bollo da 2 euro nel campo “Bollo Virtuale”. Infine, si inserisce la firma digitale e si invia al Sistema di Interscambio (SdI).