IMPLEMENTAZIONE NUOVA PATENTE A PUNTI PER I CANTIERI: ECCO LE NOVITÀ

I cantieri edili sono tra gli ambienti di lavoro più pericolosi, dove ogni anno si registrano incidenti
gravi, talvolta mortali. Per aumentare la sicurezza degli operai e di tutte le figure professionali
coinvolte nei cantieri, il governo ha emanato un decreto (DL 19/2024) che stabilisce l’entrata in
vigore dal 1° ottobre 2024 di alcuni nuovi obblighi per rafforzare la sicurezza dei lavoratori: tra
questi la patente a punti nei cantieri.
Una misura che, tuttavia, non ha raccolto particolare entusiasmo da parte dei sindacati dei
lavoratori, i quali temono che la patente a punti nei cantieri possa rivelarsi l’ennesimo ostacolo
burocratico. Per questo motivo, prima che la nuova misura diventi operativa, è plausibile che nei
prossimi mesi vengano apportate delle modifiche migliorative. Ma cos’è e come funziona
esattamente la patente a punti nei cantieri? Ecco di cosa si tratta e i settori di applicazione.

 

Cos’è la patente a punti nei cantieri e a quali imprese si applica


La “patente a punti”, analogamente alla patente di guida, è un certificato rilasciato
alle imprese edili per certificare il rispetto delle misure per la salvaguardia della salute e della sicurezza nei cantieri. In vigore dal 1° ottobre 2024, questa patente avrà 30 punti complessivi, e
potrà subire delle decurtazioni in caso di violazione della normativa in vigore.
Secondo quanto previsto nel DL 19/2024, le imprese alle quali si applicherà l’obbligo della patente
a punti sono quelle che operano nei cantieri, temporanei o mobili, indicati nel Testo Unico per
la sicurezza sul lavoro (D.lgs. 81/2008) all’articolo 89, comma 1, lettera a.
Più precisamente, la dotazione della patente a punti sarà obbligatoria nei cantieri in cui si
realizzano lavori edili o di ingegneria civile che si occupano di:
costruzione, manutenzione, riparazione, demolizione
rinnovamento o smantellamento di opere fisse, permanenti o temporanee,
opere stradali, ferroviarie, idrauliche, marittime, idroelettriche
montaggio e smontaggio di elementi prefabbricati
Si precisa che l’obbligo della patente a punti non si estende alle imprese in possesso di
una certificazione SOA, ovvero della qualificazione che autorizza a concorrere alle gare d’appalto
pubbliche.


Ecco come funziona la patente a punti nei cantieri


Lo scopo della patente a punti è impedire che all’interno dei cantieri vengano
commesse negligenze e violazioni riguardo all’adempimento della normativa sulla salute e la
sicurezza dei lavoratori. Per questo motivo dai 30 punti o crediti previsti in origine, la patente
potrà subire delle decurtazioni commisurate alla gravità del fatto, esattamente come avviene
per le violazioni del Codice della strada. Il punteggio di ciascuna impresa rappresenta un indicatore di idoneità allo svolgimento dell’attività
edile, attestando il rispetto delle norme di sicurezza e la qualità del lavoro svolto.
Ad esempio, in caso di violazioni che portano alla sospensione dell’attività imprenditoriale verranno
decurtati 10 punti, 7 per violazioni che espongono i lavoratori al rischio di esplosione o
sprofondamento, 5 in caso di impiego di operai senza contratto o non in regola.
L’ipotesi più grave prevista dal decreto è la sospensione della patente fino a un anno in caso di
infortuni gravi dai quali derivi un’invalidità del lavoratore o la morte.
L’impresa che scende sotto i 15 punti non potrà proseguire i lavori nel cantiere, altrimenti rischia
una sanzione amministrativa pecuniaria dai 6.000 ai 12.000 euro. I punti o crediti si potranno
“recuperare” frequentando corsi di formazione e seminari in materia di sicurezza e legalità.


Che succede se un’impresa perde tutti i punti?


Il decreto prevede anche il caso limite – più grave – in cui un’impresa costruttrice perda tutti e 30 i
crediti indicati sulla patente. In questo caso le conseguenze possono essere particolarmente
severe, dalla chiusura immediata del cantiere all’esclusione dalla possibilità di partecipare alle
gare pubbliche. 

Il punteggio indicato sulla patente, infatti, è uno degli elementi presi in considerazione (al pari delle
competenze tecniche e dell’offerta economica presentata) dalle Amministrazioni pubbliche per
l’assegnazione di incarichi e appalti pubblici.


Come richiedere la patente a punti per i cantieri
 

Quando entrerà ufficialmente in vigore, spetterà al responsabile legale dell’impresa o al lavoratore
autonomo richiedere il rilascio della patente a punti.
Per farlo serve dimostrare alcuni requisiti imprescindibili:
essere iscritto alla Camera di Commercio
aver adempiuto agli obblighi formativi previsti dalla legge
il possesso del DURC, ovvero il Documento unico di regolarità contributiva
il possesso del DVR, ovvero il Documento di valutazione dei rischi
il possesso del DURF, ovvero il Documento unico di regolarità fiscale
Spetta all’Ispettorato del lavoro, previa verifica dei requisiti sopra indicati, rilasciare la patente a
punti in formato digitale.


Più ispettori del lavoro in arrivo


Oltre alla patente per i cantieri, il decreto PNRR 4, all’articolo 31, stabilisce un potenziamento dei
controlli nei luoghi di lavoro a rischio. Per farlo l’Amministrazione pubblica provvederà
all’assunzione di 766 nuovi Ispettori del lavoro tramite concorso pubblico.

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